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Pioli: « Giusto festeggiare ma da martedì testa bassa e lavorare perché vogliamo chiudere al meglio»

  • Marco Innocenti
  • 29 apr 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

Una vittoria larga e più che convincente ma Stefano Pioli giustamente getta fin da subito acqua sul fuoco dell'eccessivo entusiasmo, per non perdere concentrazione in vista della prossima trasferta a Marassi contro il Genoa. Oggi è il momento di godersi questa prestazione e questa vittoria, ma l'obiettivo Europa è ancora lì e farselo sfuggire per troppo entusiasmo sarebbe davvero un errore imperdonabile.

PIOLI: «Contro le grandi squadre è vero che abbiamo perso ma abbiamo sempre giocato e fatto la nostra partita, quindi ci voleva convinzione, entusiasmo e personalità per mettere in campo una prestazione di questo tipo. Poi siamo stati bravi a provocare l’espulsione e la superiorità numerica. Poi bravi anche a sfruttarla, giocando con personalità, con precisione e con decisione. Quella di stasera è stata una partita vicina alla perfezione: partite perfette non ce ne sono ma questa ci si avvicina parecchio».

D: La tripletta segnata stasera pensi che dia una dimensione diversa a Simeone? Batistuta al suo primo anno segnò gli stessi suoi gol anche se forse con qualche partita in meno. Quanto lavoro c’è da parte vostra in questa sua crescita e come lo aiuta questa tripletta?

P: «In questa sua crescita c'è molto di Giovanni, lui è stato soprattutto bravo a lavorare nei momenti in cui non arrivava il gol ma vuole migliorare e crescere e noi ci siamo messi a sua disposizione, come con tutti, per capire dove poteva avere uno sviluppo più positivo ma non accontentiamoci. Questa gara ci deve anzi dare lo slancio per le prossime gare. Ci deve dare la convinzione giusta per recuperare le energie che per tutti stanno per finire. Pensiamo alla prossima e, se giochiamo con questo ritmo e questa intensità, possiamo dire la nostra e vogliamo farlo già nella prossima partita a Genova».

D: Tatticamente come l’aveva preparata? Con Chiesa largo e Biraghi che tagliava? E poi, in una serata quasi perfetta, l'unica nota stonata è stata l'uscita dal campo polemica di Saponara, che aveva qualcosa da ridire con lei.

P: «L'avevamo preparata per togliere la nostra punta dalla morsa dei difensori centrali quindi con Simeone più aperto a destra e Chiesa a sinistra, muovendo la palla con i nostri due mediani e i tre difensori, per trovare spazio fra le linee e così fatto bene. Saponara effettivamente ce l’aveva con me e io ce l'avevo con lui ma è normale e tutto è andato subito a posto. Nessun giocatore deve essere contento di uscire dal campo ma bisogna accettare le scelte dell’allenatore».

D: Intanto complimenti per la vostra gara: prima del fischio d'inizio si pensava che le motivazioni avrebbero potuto essere una marcia in più per il Napoli ma poi è stato l'esatto contrario con la Fiorentina che ha aggredito meglio la partita.

P: «Io onestamente facevo molta fatica a pensare che il Napoli avesse più motivazioni di noi. Certo, l'obiettivo del Napoli è più grande del nostro ma noi vogliamo dare il massimo. Siamo una squadra che sa quante situazioni abbiamo dovuto superare per crescere così tanto dall'inizio dell'anno. Sappiamo solo noi cosa abbiamo provato e cosa stiamo provando. Io ho dato le motivazioni ai ragazzi ma anche all'andata, nel primo tempo di Napoli, c’è mancato solo di sfruttare le situazioni che abbiamo creato, quindi abbiamo giocato con l'approccio giusto. Giocavano in casa, davanti ai nostri tifosi, dopo due brutte sconfitte, in una settimana difficile per colpa nostra ma anche di qualcun'altro. Siamo ancora vivi e vogliamo fare il meglio fino alla fine del campionato».

D: C’è davvero una scommessa con Simeone?

P: «All'inizio dell'anno gli ho detto che avrebbe fatto più gol dello scorso campionato ed oggi ce l'ha fatta quindi dovrà pagare lui una grigliata argentina a tutta la squadra. Però, adesso è giusto, c’è soddisfazione, erano 9/10 anni che non vincevamo contro il Napoli ma da martedì testa sulle spalle e lavorare. Abbiamo fatto un ottimo lavoro e quindi dobbiamo essere concentrati. Volevamo ricreare un ambiente positivo qui a Firenze e ci stiamo riuscendo quindi alleniamoci bene per altre tre settimane per mettere in campo il massimo. Ci mancherà Laurini squalificato ma tutti hanno lavorato bene e sono pronti per giocare».


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