ll prossimo avversario: il Cagliari
- Daniele Nordio
- 10 mag 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Domenica al “Franchi” arriva il Cagliari di Lopez alla famelica ricerca di punti per restare in serie A. Diego Luis Lopez che subentrò a campionato in corso a Rastelli a fine ottobre, dopo un buon periodo, non è riuscito a tenere la squadra sarda fuori dalla palude della bassa classifica e, anzi, nelle ultime giornate ci è entrato con entrambi i piedi.
Il tecnico uruguaiano utilizza la difesa a 3, anche se effettua molte rotazioni non mettendo mai in campo un undici ideale.
In porta il titolare è Cragno. I 3 difensori sono composti da: Ceppitelli e Andreolli che sono i due liberi; mentre Castan, Pisacane, e Romagna si alternano nei ruoli di centrale. Nel ruolo di mediano il titolare è Cigarini, mentre Barella e Ionita sono le mezzali titolari, la bandiera Dessena è il principale ricambio. Sulle fasce Faragò, seguito da tempo con attenzione da Corvino, a destra è inamovibile, mentre a sinistra Padoin si gioca il posto con Lykogiannis. Farias, Sau, Cossu si giocano il posto da trequartista, mentre Pavoletti è il centravanti titolare.
Nella fase di possesso: i 2 centrali si allargano e il mediano si abbassa. Il trequartista e una mezzala (solitamente Farias) si muovono molto per non dare punti di riferimento; i tornanti si alzano in linea con la trequarti, dando vita a un modulo 3-1-5-1. In fase di non possesso, tipico della difesa a 3, le ali Faragò a Padoin si abbassano sulla linea di difesa.
Caratteristica del Cagliari è la marcatura a uomo. Si formano delle coppie di marcatura, soprattutto nella zona centrale del campo; pure i difensori marcano a uomo, a cominciare dal libero, che diventa un centrale a tutti gli effetti. Il Cagliari lavora soprattutto con la densità difensiva in zona centrale e con i palloni lunghi alla ricerca di Pavoletti. Il primo parametro è garantito dalla presenza di tre centrali puri il secondo è leggibile nelle statistiche avanzate della Serie A, che fanno del Cagliari la seconda squadra per lanci lunghi (70 per match) dopo il Verona.
L’organico del Cagliari sembra perfettamente predisposto per questo tipo di gioco, grazie alla presenza di Pavoletti (utilizzato come pivot avanzato) e di una batteria di seconde punte rapide, veloci, che si sono alternate accanto all’ex centravanti di Genoa e Napoli. Parliamo di Farias, Sau, e Joao Pedro, prima della squalifica per doping.
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