Il Pagellone della stagione: la difesa
- Daniele Nordio - Marco Innocenti
- 21 mag 2018
- Tempo di lettura: 4 min

Al termine di questo campionato anche noi di FiorentinaSportNews vogliamo dare il nostro giudizio sulla stagione della rosa della Fiorentina. Vi proponiamo un Pagellone sui nostri ragazzi, diviso per reparti.
Sportiello (presenze 37, reti subite 38): voto 6+. Le ultime partite ci lasciano un'idea non entusiasmante del portiere. Il suo campionato, dopo una stagione precedente vissuta in panchina, è stato tutto sommato positivo. L'andamento è stato regolare, a parte un paio di errori evidenti tra fine gennaio e inizio febbraio con Bologna e Juventus. Ha vissuto dei momenti buoni tenendo anche la porta gigliata inviolata per diverse partite. Noi crediamo, se non ci sono soldi veri da mettere sul mercato, che questo ruolo sia difficilmente migliorabile per la Fiorentina, per cui crediamo che il riscatto di Marco per 5,5 milioni dall'Atalanta sia auspicabile.
Dragowski (presenze 3, reti subite 8): voto 5. Il Drago polacco necessita di andare altrove per giocare un anno da titolare e far vedere realmente le sue doti. Un paio di discrete prestazioni in Coppa Italia sono state cancellate da pessime figure in campionato nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa. Dopo le chiacchiere, l'intervista in nazionale Under 21 dove chiedeva di giocare anche nella Fiorentina, adesso vogliamo i fatti.
Gaspar (presenze 15): voto 5. Una delusione. Arrivato per oltre 4 milioni, ha mostrato tutte le proprie mancanze dal punto di vista tecnico difensivo ma anche fisico. In fase offensiva ricordiamo un paio di assist, ma sicuramente troppo leggero per il campionato italiano così diverso da quello portoghese.
Laurini (presenze 22): voto 6+. Arrivato sul gong finale del mercato estivo, viste le prime difficoltà del portoghese Gaspar, si dimostra un mestierante del ruolo. Tenacia e applicazione sono le sue doti migliori. La fase offensiva e l'altezza sono caratteristiche che la Fiorentina deve andare a migliorare sul mercato. Il francese può essere una valida alternativa anche perché quest'anno ha avuto qualche piccolo infortunio di troppo.
Biraghi (presenze 34, reti 1): voto 6,5. Il terzino è il giocatore che, secondo Pioli, ha avuto la maggiore evoluzione durante la stagione. L'acquisto dal Pescara, per dirla con un eufemismo, non aveva certo entusiasmato la piazza fiorentina, così come non lo avevano fatto nemmeno le sue prestazioni a inizio stagione. Biraghi però ci ha creduto fino in fondo ed è riemerso proponendo dei mesi ottimi, con assist e anche una rete contro il Chievo nell'ultima partita giocata da Capitan Astori. Un finale di stagione sulle gambe non andrà ad incidere su quello che si è rivelato, comunque, un ottimo investimento: tra prestito e riscatto Corvino ha pagato 3 milioni, le richieste sul mercato, a quanto dice il procuratore, già ci sono.
Pezzella ( presenze 34, reti 1): voto 6,5. L'argentino, tra i nuovi arrivati nella rivoluzione estiva, è quello che aveva un maggior credito arrivando da un buon campionato nella Liga. Da subito si è dimostrato affidabile e roccioso, arrivando quest'inverno a raggiungere la convocazione nella Seleccion argentina. Qualche battuta a vuoto c'è stata, ma la stagione resta sicuramente positiva. Secondo noi, per dare il meglio di sé, ha bisogno di un centrale che lo guidi. Dopo un anno in prestito dal Betis, il riscatto dovrebbe essere cosa fatta.
Milenkovic ( presenze 16): voto 7. Il giovane serbo è una delle novità più belle del nuovo corso

viola. Arrivato con delle referenze interessanti di un po' tutti gli osservatori, Pioli lo inserisce gradualmente da dicembre, ma quando entra non esce più. Il mister lo impiega centrale in una difesa a 3 o anche terzino destro, e lui dimostra capacità di adattamento e rendimento che lo rendono un giocatore da cui necessariamente ripartire.
Vitor Hugo (presenze 19, reti 1): voto 6,5. Uno dei primissimi acquisti di Corvino con una valutazione importante che è pesata sulle spalle di questo brasiliano. Un esordio di stagione tremendo contro Icardi a metà agosto lo relega a mera alternativa tattica fino a dicembre. Uno insomma da buttare nella mischia quando Pioli voleva salvaguardare il risultato. Poi, complice qualche infortunio e l'utilizzo della difesa a 3, è riuscito a mettere maggiormente in mostra il proprio valore. Purtroppo, dopo quel 4 marzo, è diventato l'erede tecnico di Capitan Astori, e nella partita contro il Benevento, ha segnato quel gol bellissimo cui seguì l'emozionante gesto di saluto al Capitano.
Maxi Olivera (presenze 7): voto 4,5. Inadeguato. Speravamo che l'uruguaiano non fosse il giocatore mediocre visto con Sousa, invece non abbiamo potuto ricrederci: anche con Pioli non decolla, anzi resta ancor di più inchiodato in panchina. Spaesato, leggero, tecnicamente povero. Una delusione per un giocatore che comunque era stato capitano del Penarol, una delle grandi del Sud America.
Capitan Astori. Di questa difesa fa parte anche lui, perché di questa rosa ha fatto parte fino a quel maledetto 4 di marzo, in cui tutto è cambiato. L'eredità morale che ha lasciato a questo gruppo è grande e, non a caso, tutti quelli che l'hanno conosciuto lo hanno descritto come una persona che portava la luce con il suo sorriso e la sua serenità. Grazie Capitano, per tutto quello che ci hai lasciato!
VOTO GLOBALE AL REPARTO: 6,5. Un certo qual buon materiale c'è, questo è evidente. La porta, specie nel finale di stagione, è rimasta inviolate per diverse domeniche, anche se qualche scivolone del tutto inaspettato (vedi Verona in casa o ieri a San Siro col Milan...) potrebbero minare qualche certezza. Quello che è mancata, ancora una volta, è stata la possibilità di contare su riserve che siano all'altezza.
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