Il Pagellone della stagione: l'attacco
- Daniele Nordio
- 23 mag 2018
- Tempo di lettura: 3 min

Terminiamo il nostro Pagellone dando i voti al reparto d'attacco e la nostra opinione su mister Pioli.
Chiesa (presenze 36, reti 6): voto 7+. Il nostro talento. Chiamato a confermarsi dopo l'esplosione dell'anno precedente, si dimostra a proprio agio nel ruolo di stella della squadra e si assume le responsabilità. A volte anche troppe. Deve migliorare nella fase di scelta dell'azione, a volte si intestardisce nei personalismi e nella finalizzazione. Nel momento in cui saprà dosare queste situazioni diventerà un Top Player.
Simeone (presenze 38, reti 14): voto 7,5. Il Cholito, dopo l'anno del debutto a Genova, si conferma in una piazza dove era chiamato a dimostrare il proprio valore e migliorarsi.

Lo ha fatto, mettendo in cascina gol e assist, ma anche tanta garra e senso di appartenenza. Un investimento ottimo e punto fermo del futuro viola.
Thereau (presenze 20, reti 5): voto 5,5. Acquistato quasi per disperazione dopo la partita con la Samp per dare peso all'attacco, i primi due mesi sono ottimi. Riesce a essere decisivo e ridare entusiamo ad un gruppo che doveva formarsi. Poi, tra infortuni e calo di forma, da novembre sparisce dai radar della formazione. Da lì in poi ricordiamo solo il rigore decisivo nella vittoria a Torino contro i granata.
Gil Dias (presenze 27, reti 2): voto 5. Il giovane portoghese dobbiamo ancora capirlo. La tecnica ci sarebbe, la corsa anche, ma ci pare manchi totalmente il saper leggere il momento decisivo dell'azione. Troppo spesso scelte sbagliate ed errori banali, leggero. Di lui ci sovviene il palo interno contro la Juve sul finire del primo tempo che poteva inidirizzare in altro modo quella gara. Forse sarebbe cambiato tutto anche per lui. Tra 12 mesi ci vorrebbero 20 milioni per riscattarlo, è più facile che parta subito.
Falcinelli (presenze 12): voto 5. Dopo la spettacolare annata col Crotone, portato quasi da solo alla salvezza, a Firenze è una sonora delusione. Raramente si è visto un attaccante essere così poco pericoloso. Il tabellino personale segna non solo zero reti all'attivo, ma forse anche lo zero alla casella tiri pericolosi fatti. Se Falcinelli è questo, è meglio cambi aria.
Babacar (presenze 15, reti 4): voto 6. Il Khouma gioca forse poco di squadra, non rincorre gli avversari ma quando c'è da segnare lo fa. Sacrificato anche lui all'altare del bilancio, giocatore a scadenza e ingaggio alto, a fine gennaio passa al Sassuolo (dove gioca pochino anche qui) e ci mancherà tanto nella presenza in area.
Voto globale al reparto 6,5. Il giudizio è una media tra gli ottimi Chiesa e Simeone e il resto dei compagni di reparto. Forse è l'attacco il punto in cui Corvino dovrà puntare il mirino per migliorare la rosa.
Per ultimo diamo il nostro voto 7 a Mister Pioli. In un'annata così difficile, assumendosi l'onere di guidare una squadra che era stata svuotata e riempita con benzina diversa, e proseguita con la disgrazia del Capitano, Pioli si è sempre distinto per la capacità di tenere il gruppo unito. Non troppe parole, ma quelle dette, chiare e dirette. Sul campo la sua Fiorentina ha dimostrato di sapersi muovere meglio contro le squadre più forti, che giocano più aperte. Ha sofferto troppo le cosidette piccole, troppi i punti persi in casa. Criticato per non riuscire a cambiare a volte le partite, ma la panchina forse non gli offiriva le soluzioni adeguate. Noi siamo contenti che si prosegua con questo rapporto tra Pioli e la Fiorentina.
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