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Sperare non costa nulla... e gufare costa ancora meno!

  • Marco Innocenti
  • 23 mag 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Diciamocelo chiaramante: la qualificazione viola al preliminare di Europa League ai danni del Milan è, ad oggi almeno, un vero e proprio sogno nel cassetto. Ma, come sempre in questi casi, sperare non costa praticamente nulla e la recente decisione dell'Uefa di rigettare la proposta di Settlement Agreement avanzata dalla società rossonera getta più di un'ombra sul futuro continentale milanista.

Nonostante questo, va detto però che solo nel caso in cui la Uefa decidesse per la "linea dura", il Milan verrebbe effettivamente escluso dalla prossima Europa League. L'epilogo della vicenda, infatti, potrebbe prendere strade molto differenti fra loro che vanno dal semplice "avvertimento" all'esclusione dalle competizioni europee. In mezzo, poi, una selva intricata di soluzioni intermedie: dalla multa (so parla di qualcosa come 15 o 20 milioni di euro, da pagare in parte subito e in parte attraverso un piano di rientro concordato) al blocco della lista giocatori per la prossima Europa League, dalla riduzione del numero di giocatori inseribili nella suddetta lista, fino appunto allo spauracchio dell'esclusione. In casa Milan, al di là delle prese di posizione fiduciose più che altro ad uso di giornali e tifosi, inizia a intravedersi qualche crepa.

Il rinvio a giudizio davanti alla Corte giudicante dell’Organo di Controllo Finanziario per Club dell'Uefa rimane comunque un danno d'immagine notevole, come ammesso proprio oggi anche dallo stesso Fassone, ma l'udienza nella quale si dovrebbero decidere tutto è fissata per la metà di giugno. Fino ad allora, difficile fare previsioni attendibili. La società viola, ufficialmente, dichiara di non aver ancora ricevuto alcuna comunicazione in merito da parte del massimo organo del calcio europeo, smentendo quindi quanto riportato ieri da SportMediaset su un "pre-allertamento" che, in realtà, non trova alcun riscontro nelle procedure Uefa.

Quello che Fassone non dice, però, è che già lo scorso anno la Uefa aveva adottato un metro piuttosto "benevolo" nel giudicare le vicende di casa Milan, i bilanci e un passaggio di proprietà non proprio scevro da zone d'ombra. Anzi, anche la non chiara situazione patrimoniale della proprietà cinese potrebbe avere effetti negativi sull'esito finale della vicenda.

Se da un lato i tifosi sperano, c'è però da fare i conti anche con l'organizzazione e la logistica, che in caso di esclusione del Milan e conseguente promozione dell'Atalanta direttamente ai gironi e della Fiorentina al preliminare, cambierebbe completamente le carte in tavola per la società viola e, soprattutto, per il suo staff tecnico. L'arrivo della squadra per il ritiro a Moena è previsto per l'8 luglio ma, ovviamente, in caso arrivasse la chiamata dell'Uefa, tutto verrebbe stravolto perché la stagione della Fiorentina comincerebbe molto in anticipo rispetto a quanto programmato finora. Ben un mese prima dato che il preliminare di Europa League è in programma il 26 luglio, con il ritorno fissato per il 2 agosto.

Insomma, da tifosi diciamo che sperare non costa nulla... e gufare costa ancor meno!


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