Malagò (finalmente) corregge il tiro: «Aspettiamo la sentenza con doveroso rispetto»

Ancora una volta, come sempre accade in Italia, la colpa per qualche dichiarazione fuori luogo è dei giornalisti che l'avrebbero riportata male e non del protagonista di turno, il quale prontamente afferma di essere stato frainteso. E così è andata anche al presidente del Coni Giovanni Malagò che, solo qualche giorno fa, nel commentare la condanna dell'Uefa e la conseguente squalifica del Milan, aveva riferito all'Ansa tutto il proprio dispiacere per una sentenza che - citiamo testualmente - «speriamo che il Tas porti buone notizie per il Milan. La storia di questo club non merita una decisione simile, con risultati sportivi scritti nella pietra».

Ieri il numero uno dello sport italiano è tornato ancora una volta sull'argomento ma i toni delle sue affermazioni hanno magicamente preso tutt'altra piega. «Nel mondo del calcio qualsiasi parola rischia di essere male interpretata - ha detto Malagò - Sono stato religioso nel rispettare tutte le fasi antecedenti la sentenze della UEFA. Poi è normale che è un dispiacere se c’è una squadra italiana così blasonata che ha una sanzione del genere. Ma lo ribadisco, se ci sono delle regole vanno rispettate. Sta al TAS, non a Malagò, dare un giudizio. Aspettiamo con doveroso rispetto questo tipo di sentenza».

Ecco, stavolta, anche se con qualche giorno di ritardo sulla tabella di marcia, dalla bocca del presidente del Coni sono uscite le paroline magiche: "Se ci sono delle regola, vanno rispettate". Non ci voleva poi tanto, caro presidente...