Pioli: «Ceccherini ci servirà molto. Pjaca e Pasalic? Non so se saranno questi i nomi ma arriveranno
- Marco Innoceni
- 14 lug 2018
- Tempo di lettura: 5 min

Finisce 17-0 la seconda amichevole della Fiorentina all'ombra delle maestose Dolomiti. Dopo il test contro i dilettanti dell'US Borgo, ecco le parole di mister Pioli in sala stampa.
DOMANDA: Rispetto all'altra amichevole, cosa ha visto di diverso, quali progressi...?
PIOLI: «Più passano i giorni e più ci sciogliamo. Ma la cosa che mi è piaciuta di più p che i ragazzi si sono divertiti. Il nostro calcio è dispendioso ma deve anche essere divertente, dobbiamo ritornare a giocare come al campetto che quando perdevi palla ti dannavi per recuperarla e quando l'avevi recuperata, ti dannavi per andare segnare. E da lì dobbiamo fare tutto per cercare di vincere la partita. Chiaro che il valore degli avversari è quello che è, ma a noi serve giocare e stare in campo e anche oggi l'abbiamo fatto bene».
D: Il nuovo arrivo Ceccherini: come l'ha visto? E poi, l'altra sera aveva detto che mancava un difensore ed è subito arrivato: vuol dire che Corvino la ascolta?
P: «Vuol dire che io ho condiviso tutto con la mia società e che l società sa quelli che sono i bisogni della squadra. Ceccherini era un giocatore che seguivamo, che avevamo inserito nella nostra lista, è un difensore molto affidabile, con delle esperienze importanti. Può giocare sia a destra che a sinistra e ci servirà molto. Starà bene con noi, è molto motivato e molto contento».
D: Su Milenkovic: lei lo vede partire come centrale o al contrario parte da destra?
P: «Nella mia testa Nikola parte a destra, poi sapete che noi usiamo una linea difensiva "sporca", difendendo a 3 e impostando a 4 o a volte viceversa. E' un centrale, un centrale di destra che dà sviluppi importanti. Il mondiale è stata un'esperienza importante per lui, l'ha fatto crescere tanto, è un altro di quei giocatori che non hanno toccato ancora il massimo delle proprie possibilità. Rientrerà un po' in anticipo rispetto ai piani che avevamo stilato anche per la possibilità dell'Europa League per cui staremo molto attenti con lui perché ha fatto un mondiale impegnativo sia dal punto di vista nervoso che fisico».
D: Sottil può fare il quarto esterno d'attacco? E Vlahovic è oggi un attaccante che può insidiare il ruolo di Simeone?
P: «Questo è il momento giusto per fare questo tipo di valutazioni, abbiamo il tempo necessario per capire le qualità dei giocatori e a che livello sono. Ora abbiamo tre centravanti e userò queste gare per valutare. Sono giovani ma hanno già determinate caratteristiche tecnico-caratteriali. Sono giovani su cui si può e si deve scommettere».
D: Da due mesi la Fiore avrebbe chiuso per Pjaca e Pasalic poi ogni giorno arriva un nuovo rinvio. Cosa le ha detto la società?
P: «Io credo che, da allenatore, più arrivano giocatori nuovi e più posso lavorare bene. Ma vogliamo inserire giocatori che alzino il livello qualitativo e lo spessore della squadra. Ecco perché il mio interesse va un po' contro questa valutazione. Se c'è da aspettare, per far sì che arrivi il giocatore giusto, io mi metto lì e aspetto. Arriveranno giocatori che ci faranno crescere, di questo sono sicuro. Non so se questi saranno i nomi che arriveranno ma arriveranno giocatori di valore».
D: Vlahovic, tutti dicono che sia un fenomeno. Lei che idea ha?
P: «Io ci andrei piano perché coi giovani non è mai semplice. Credo che Federico Chiesa abbia fatto il suo primo ritiro con la prima squadra due anni fa ma scommetto che pochi di voi avrebbero pensato che alla prima gara di campionato sarebbe stato in campo. Men che meno che Chiesa potesse diventare in così poco tempo un giocatore così forte. I giovani facciamoli crescere, è importante che abbiano le qualità tecniche e caratteriali per restare in prima squadra e credo che, fra loro, molti potranno restarci. E' però tutto un gruppo che lavora con entusiasmo, con volontà e spirito, quindi andiamo avanti su questa strada, sapendo che sarà una stagione dura».
D: Abbiamo visto progressi a livello tecnico da Dabo: qual è la sua idea?
P: «Dabo è un giocatore tecnico, ha buona qualità sia di destro che di sinistro. Deve solo imparare a riconoscere gli spazi, cosa non semplice ma che sta cercando di sviluppare. Dabo è arrivato solo a gennaio ed è uno di quelli dai quali mi aspetto il miglioramento che lo faccia diventare un titolare. Perché io non voglio 11 titolari, io ne voglio 20 tra cui scegliere ogni domenica. Più titolari ho e meno dormirò il sabato sera ma più scelte avrò e più sarò contento».
D: Eysseric: stasera l'ha impiegato come esterno d'attacco ma ci può stare in quel ruolo e in questa Fiorentina?
P: «Eysseric all'inizio ha giocato il 70% delle gare da esterno sinistro. E' un giocatore completo. Come ho detto, noi partiamo con il 4-3-3 ma gli attaccanti esterni non devono avere solo una posizione altrimenti diventiamo prevedibili. Per questo, anche Eysseric è adatto anche nel 4-3-3».
D: Ha sentito la proprietà in questi giorni? Si aspetta una visita qui a Moena?
P: «Da quando sono a Moena no, non li ho sentiti, ma li ho sentiti quando eravamo a Firenze. Sulla visita, chiaro che mi auguro ci sia e credo proprio che possano arrivare».
D: Sottil, invece, secondo lei può stare nel novero degli attaccanti?
P: «Sottil è uno di quei ragazzi giovani che stiamo valutando se possano restare».
D: Ha chiesto a Chiesa di migliorare su qualcosa di specifico?
P: «Credo che Federico quest'anno dovrà cercare di segnare di più. Credo stia sviluppando uno strappo importante nell'1vs1 poi è chiaro che deve dialogare coi compagni ma deve essere solo più attivo in fase di non possesso palla, deve prendere le giuste posizioni. Se lavoriamo tutti, allora possiamo essere una squadra compatta. Se qualcuno non prende le posizioni giuste, allora la nostra pressione può essere saltata e la squadra rischia di andare in difficoltà».
D: Quella che si aprirà da domani, è una settimana importante per l'Europa League e la sentenza del Tas: come vive quest'attesa?
P: «La vivo con serenità nel senso che è una situazione che non dipende da noi. Io ho solo chiesto alla squadra di prepararsi al meglio perché se così fosse ce lo meriteremmo, soprattutto per la serietà che la nostra società ha sempre dimostrato e per il nostro lavoro dell'anno scorso. Saremo pronti in tutti i casi: sia che giovedì vada in un modo, sia che vada nell'altro. Saremo pronti per iniziare la stagione, stiamo lavorando bene e mi piacciono molto i miei giocatori».
D: Oggi un grandissimo Saponara...
P. «Io capisco però andiamoci piano... sono le prime amichevoli e l'importante è lavorare bene come stiamo facendo. Ricky sta facendo bene, poi in settimana arriveranno test più duri. Adesso curiamo molto la fase di sviluppo. Oggi mi è piaciuto il fatto che la squadra ha avuto la giusta lucidità e che la palla non sia mai stata ferma. Poi arriveranno test più duri e che ci serviranno per crescere».
D: Ancora sulla sentenza del Tas: se dovesse andar male, teme un contraccolpo psicologico sulla squadra?
P: «No, no. Poi è ovvio che a me e ai miei giocatori piacerebbe molto giocare in Europa, per la nostra crescita e per un fatto di prestigio per la società e perché credo sia sempre molto meglio giocare che allenarsi. Noi comunque abbiamo già un obiettivo importante, che è quello di far bene in campionato, meglio dello scorso anno e di crescere perché abbiamo un potenziale da far crescere. Europa a parte, abbiamo però anche un pre-campionato da fare che prevede un'agenda impegnativa, con tornei e avversari importanti, quindi comunque vada ci faremo trovare pronti».
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