Ceccherini: «Per me è un sogno vestire questi colori. Vogliamo riconquistarci l'Europa, ce l'
- Marco Innocenti
- 25 lug 2018
- Tempo di lettura: 4 min

Doveva essere il giorno della presentazione di Federico Ceccherini e di Gerson ma, a presentarsi oggi in sala stampa, è stato solo l'ex-Crotone. Il brasiliano infatti è rientrato a Roma (previa autorizzazione della società gigliata) per un problema familiare. La sua partenza per la tourneé in Olanda e Germania, però, non sarebbe a rischio. Riflettori (e microfoni) tutti per Ceccherini, quindi.
DOMANDA: Ci siamo già incrociati a Moena e ci hai già detto cosa rappresenta oggi per te la Fiorentina. Ma da toscano e da livornese, Firenze ha sempre rappresentato per te un po' un obiettivo? Come vedevi questa squadra?
CECCHERINI: «Sì, la vedevo come qualcosa in più, come una squadra più forte e più importante, con obiettivi più grandi e con una storia più grande. Per me è un sogno vestire questi colori».
D: La scorsa stagione hai affrontato due volte la Fiorentina, a Crotone peraltro vi siete tolti una grande soddisfazione, al ritorno un po' meno. Da fuori, cosa vedevi della Fiorentina, con questi ragazzi giovani pronti a esplodere...
C: «E' sempre stata una squadra ostica da affrontare, con un atteggiamento molto propositivo. Ricordo che quando preparavamo le partite dicevamo sempre che era dura vincere i contrasti, specie sulle seconde palle perché appena perdeva il pallone, ti aggrediva subito. Una delle squadra più difficili contro cui giocare».
D: Tu hai detto che la Fiorentina era un po' il tuo sogno: adesso quali sono i tuoi obiettivi? Arrivare in Europa con questa maglia, conquistare la Nazionale... E se c’è anche un domani la speranza di giocare il derby col Livorno.
C: «Sono qui per migliorarmi, far bene e riuscire a conquistare un posto importante ma io sono al servizio della squadra. Cercherò di fare il massimo per il nostro obiettivo che è l’Europa, ce l’hanno tolto e vogliamo riprendercela quest'anno. Per il derby, spero che il Livorno venga su per giocarlo. Sarà una gara strana ma con questi colori addosso vorrò vincerlo, sicuramente».
D: La Fiorentina è stato un punto di arrivo per te ma c'erano per caso altre squadre interessate a te in questo mercato?
C: «Sì, qualcuna c'era, però ho detto al mio procuratore che volevo aspettare la Fiorentina, è sempre stata un mio obiettivo e ho preferito aspettare, anche rischiare e alla fine poter venire qua. E infatti sono contentissimo».
D: C'è un giocatore che è stato il tuo modello da giovane? E in campo hai qualche riferimento al quale ti ispiri?
C: «Da piccolo, sicuramente Nesta era il migliore di tutti. Ho sempre guardato tutti i suoi video e ho cercato di imitarlo. Adesso ci sono tanti italiani bravi e quello in cui mi rivedo di più è Chiellini, un difensore puro. E poi è di Livorno come me».
D: Quali sono state le tue prime sensazioni in allenamento e sulla conoscenza dei compagni?
C: «Sensazioni positivissime. Appena arrivato mi hanno subito accolto bene, conoscevo già qualcuno e mi sono trovato subito bene. Poi anche con lo staff mi sono integrato subito molto bene. Le sensazioni sono state positive. Qui si lavora benissimo, ogni giorno vedo tutti compagno che fanno di tutto per migliorarsi e questo è l'atteggiamento giusto per riuscire a crescere».
D: Da quando sei arrivato, Pioli ti ha fatto lavorare su qualcosa di specifico?
C: «Quando sono arrivato mi ha subito spiegato la sua idea di squadra e di gioco soprattutto la fase difensiva che più interessa a me. Mi ha spiegato le aggressioni, che la squadra gioca molto sull’1contro1, di aggredire alti, per la riconquista palla quando la perdiamo, che la squadra non indietreggia mai. A crotone questa cosa l'ho fatta poco ma penso che applicandomi posso migliorarmi e posso riuscire ad attuarla presto in campo».
D: Hai detto “L’Europa ce l’hanno tolta”: sei fra gli ultimi arrivati ma quindi il sentimento nello spogliatoio è che sia stata fatta un'ingiustizia?
C: «La Fiore l'anno scorso ha fatto un grande campionato, non è arrivata in Europa ma ci sono delle regole che vanno rispettate e non sono state rispettate, è fatto un ricorso e adesso c’è il Milan. Quando è arrivato questa decisione, aveva lasciato un po’ di rabbia e delusione ma poi ho visto che subito si è trasformata nella giusta cattiveria per affrontare gli allenamenti e per vedere quest'anno di conquistarla sul campo».
D: La città di Firenze si divide su tutto: sulla Fiorentina poi ancora di più. Oggi è l'ultimo giorno per acquistare l'abbonamento in prelazione: ti senti di fare un appello a chi magari ancora è indeciso, per far credere questa squadra. Se poi volesse dire qualcosa su questo anche Antognoni...
C: «Io posso solo dire che vedendo come lavorano questi ragazzi, vedendo il sentimento di rabbia che hanno avuto dopo l’esclusione dall’Europa e vedendo la voglia che hanno ogni giorno di migliorarsi, sono certo che faremo quest'anno un grande campionato, faremo di tutto per prendercela sul campo e quindi abbiamo bisogno dell’aiuto dei nostri tifosi».
ANTOGNONI: «Non credo serva alcun appello, i fiorentini ci sono sempre, sicuramente ci saranno anche quest'anno come ci sono sempre stati. La contestazione ci può anche stare, però l'importante è che sia sempre una contestazione fatta nel modo giusto».
D: Le tue presenze in A sono quasi il doppio di quelle della coppia Hugo-Pezzella: ti senti di avere lo stesso loro bagaglio e ti senti pronto per fare il titolare a Firenze? E poi, cosa significa per te arrivare adesso a Firenze?
C: «Per me arrivare a Firenze è un'occasione importantissima, la prima svolta nella mia carriera e voglio sfruttarla al massimo. German e Vitor sono due bravissimi giocatori, sto prendendo molto da loro e mi stanno aiutando molto. Io sono qua per dare una mano e quando sarò chiamato in causa farò il massimo. Però non mi sento qualcosa in più solo per avere più presenze o maggior esperienza in Serie A. Anche loro giocando qua in questi due anni hanno acquisito molta esperienza. Credo di poter magari dare loro qualche consiglio, come loro ne danno consigli a me».
D: C’è un giovane che ti ha stupito in questi primi giorni?
C: «A parte Chiesa, che è ancora giovane ma ormai lo conosciamo tutti. Poi c'è stato Montiel che mi ha stupito. La prima impressione che ho avuto era stata di averlo visto abbastanza gracilino, piccolo ma col pallone fra i piedi ha grandi potenzialità».
D: Com’è stato il momento in cui hai saputo che era fatta con la Fiorentina?
C: «Ero a Crotone e dovevo fare le visite quel pomeriggio, poi è arrivata la chiamata per andare in sede e io ho preso subito al volo la macchina. Mi sono detto "Prima che cambino idea, meglio andare...".
subito… sorride
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