Fiorentina come 6 bella!
- Daniele Nordio
- 27 ago 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Una Fiorentina bella, pratica e spumeggiante bagna il proprio esordio in campionato con un roboante 6-1 contro il Chievo Verona.
Nei 92 anni di storia Viola, mai la Fiorentina aveva segnato 6 reti alla prima giorntata (anche se tecnicamente la prima giornata del campionato sarà la partita rinviata a Marassi): ricordiamo due vittorie interne per 5-1, una nella stagione '66/67 contro la Lazio, tripletta di Hamrim e reti di Chiarugi e Brugnera, e una nella stagione '83/84 contro il Napoli, con tripletta di Monelli e gol di Oriali e Iachini. Cinque reti la Fiorentina le segnò anche nella giornata d'esordio nel campionato '56/57, allora la vittoria avvenne ad Udine per 5 a 2, con doppietta di Montuori, e reti Julinho, Cervato e Virgili.
Una Fiorentina pratica che dopo una manciata di minuti trova la rete con Milenkovic su azione insistita al limite dell'area. Un tiro di collo esterno da 25 metri che toglie le ragnatele dall'incrocio della porta di Seculin: un eurogol si sarebbe detto qualche anno fa.
Il primo tempo poi scorre via con un buon Chievo che tenta di raggiungere il pareggio e in un paio di occasioni si rende veramente pericoloso con Stępiński e Birsa. Lafont, alla prima al "Franchi", appare un po' titubante, forse emozionato, migliorerà.
Sul finire del primo tempo una Fiorentina cinica, alla seconda occasione, dopo un batti e ribatti da calcio d'angolo trova il raddoppio con Gerson.

Gerson e Edimilson sono le vere attrazioni della serata viola, le novità in mezzo al campo. Loro due, insieme a Benassi, hanno creato un gioco interessante fatto di palleggio, ma anche di buoni lanci capaci di ribaltare l'azione. Sicuramente, se pensiamo anche all'assenza di Veretotu è questo il reparto che ha subito il maggior salto di qualità negli interpreti, anche numericamente.
Una Fiorentina spumeggiante: la terza rete ad inizio ripresa di Benassi, un altro che dovrebbe godere di maggior considerazione per il lavoro sporco e la capacità di insermento, chiude la pratica clivense. Da lì in poi è un assolo viola, che porta in rete oltre a Benassi ancora, anche Chiesa e Simeone, seguito in tribuna dal papà Diego. Non è stata la miglior prestazione dei due giovani viola, ma al solito è stata una prestazione di sacrificio e disponibilità, a cui hanno aggiunto la soddisfazione per la rete personale.
La rete della bandiera del Chievo è stata siglata da Tomovic, applaudito prima e dopo del bel gesto con cui ha ricordato il Capitano e amico Astori.
L'unica nota negativa della serata è stata la divisione nel tifo a metà secondo tempo. La Curva Fiesole, come annunciato, ha inneggiato contro la proprietà, il resto dello stadio, più delle altre volte, ha fatto sentire il proprio dissenso per questo atteggiamento.
Nel nostro piccolo, auspichiamo, come alcune voci di corridoio riportano, che vi possa essere un incontro tra proprietà e tifoseria. Una maggior chiarezza farebbe bene a tutto il mondo viola e a questa squadra, che è la più giovane della serie A e che avrà il bisogno di tutto il sostegno necessario per poter dare altre belle serate di calcio.
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