All'appello manchi solo tu!
- Daniele Nordio
- 10 set 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Oggi sul Corriere Fiorentino a firma di Matteo Magrini c'è una bella intervista a Jordan Veretout, che ritorna disponibile per la trasferta di Napoli, dopo la squalifica rimediata per il fallaccio al termine di Fiorentina-Cagliari dello scorso campionato, ed è quindi pronto per l'esordio in campionato.
Di seguito alcuni passaggi dell'intervista che il francese, probabilmente la più importante scoperta dello scorso campionato, non solo in ambito viola, ha rilasciato.
Dura restare fuori?
Durissima. Guardare i compagni dalla tribuna mi ha dato fastidio, anche perché ormai per me sono passati quattro mesi dall’ultima partita ufficiale. Non ne posso più di aspettare. Non vedo l’ora di scendere in campo. Se ho fatto così bene l’anno scorso è perché il mister mi ha messo nelle condizioni migliori per esprimermi e, se continuo a migliorare ogni giorno, è grazie a lui.
Se mi piace l’idea di giocare regista?
Moltissimo. Certo ancora devo ancora imparare e dovendo stare un po’ più indietro potrei segnare meno, ma è altrettanto vero che giocando in quella posizione tocco tantissimi palloni e questo mi piace.
Se sono sorpreso dai gol di Benassi?
Per niente. È un giocatore fondamentale per noi. Marco dà un grandissimo contributo sia quando dobbiamo difenderci sia in fase offensiva e tutti noi conosciamo la sua grande attitudine sotto porta. Non a caso è stato convocato in Nazionale.
Se mi sento pronto per essere un leader della Fiorentina?
Non mi sento un calciatore più importante di altri. Il leader è la squadra, il gruppo. … Una cosa deve essere sempre presente nella nostra testa: si può anche perdere, ma mai senza aver lasciato sul campo fino all’ultima goccia di sudore. Davide era un leader vero, aveva qualcosa in più, era diverso. Ora quel ruolo lo ha raccolto Pezzella, ma Davide non è rimpiazzabile.
Obiettivo Europa?
Giochiamo a calcio per giocare in Europa. L’anno scorso ci è mancato pochissimo, siamo rimasti molto delusi per esser rimasti fuori.
La sentenza del Tas?
Ci credevamo, ma così il calcio, inutile negarlo.
Offerte vicine ai 30 milioni per me?
Non è importante adesso pensare a queste cose. Il mercato ormai è alle spalle, sono un giocatore della Fiorentina e sono molto felice di esserlo.
Ci sono sei squadre più forti della Fiorentina?
La realtà dice che l’anno scorso ci è mancato pochissimo e ora abbiamo una squadra molto più forte e quindi possiamo giocarcela con quelle che ci sono arrivate davanti. E’ quello il nostro obiettivo. Provare a mettercene dietro qualcuna.
Il paragone con Nainggolan?
Lui è fortissimo, ma i paragoni non mi piacciono. Lui è Nainggolan, io sono Veretout.
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