Bella, giovane e fresca: il Var e un pizzico di sfortuna azzannano la Fiorentina a San Siro
- Marco Innocenti
- 25 set 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Se quello di San Siro doveva essere l'esame di maturità per la Fiorentina, la squadra di Stefano Pioli lo supera forse non a pieni voti ma con una sufficienza più che ampia. Metafore a parte, la prestazione dei viola lascia tanto, tantissimo amaro in bocca perché l'Inter prende il sopravvento solo nella parte centrale del primo tempo e capitalizza al massimo un vero e proprio regalo del Var, che vede il tocco (ne siamo certi?) di mano di Vitor Hugo su un cross molto ravvicinato di Candreva e manda Icardi dal dischetto a una manciata di secondi dall'intervallo.
Nella ripresa, la supremazia dei viola è palese, anche e soprattutto grazie a un Federico Chiesa straripante e un Pjaca subito incisivo. Il Var, dopo aver visto "i polpastrelli" di Vitor Hugo, non vede la spinta di D'Ambrosio alle spalle di Chiesa in area di rigore e Mazzoleni decide di graziare Asamoah che scalci le caviglie di Chiesa, subito dopo aver rimediato il giallo. Poi l'Inter trova il gol con D'Ambrosio, prendendo d'infilata una difesa viola fino a quel momento quasi perfetta.
La prova della Fiorentina, però, è di quelle che devono servire a crescere ancora, perché la squadra di Pioli è giovane ma bella da morire: gioca, corre e pressa come non si vedeva da tempo e si permette il lusso di mandare in apprensione un'Inter infarcita di campioni per almeno mezz'ora nel secondo tempo.
E allora noi facciamo un grande applauso a questi ragazzi, a chi li guida e li mette in campo ogni settimana, perché stasera la Fiorentina avrebbe assolutamente meritato di uscire da San Siro almeno (e sottolineiamo ALMENO) con un punto. Avanti così, la strada è quella giusta! E i risultati arriveranno.
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