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Fiorentina-Juventus, le nostre emozioni

  • Daniele Nordio
  • 29 nov 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Si avvicina a grandi passi la Partita dell'anno per il popolo viola.

Sabato sarà l'ennesima sfida tra il potere aristocratico dei bianconeri e gli antagonisti gigliate. Questa volta, ancor di più rispetto agli ultimi anni è una sfida Davide contro Golia, potenze economiche, fatturati, ma soprattutto campioni diversi. La Juve quest'anno ha aggiunto alla collezione di gemme la pepita CR7, la star del calcio mondiale, il pluripremiato Pallone d'Oro. Ronaldo è la ciliegina di una rosa che anche con le riserve potrebbe competere per le zone più alte della serie A. La Fiorentina, se il campo di calcio fosse solo ragione e fatturati, potrebbe opporre poco, la Viola attuale quasi nulla. Una Fiorentina in crisi di gol, il tridente che doveva far sognare Firenze che quasi litiga in campo a causa del poco dialogo, vero Cholito e Chiesa? E Pjaca che con la sua apatia tecnica sta facendo arrabbiare o ricredere in negativo su di lui un po' tutti.

Allora speriamo che una scintilla faccia ardere il sacro fuoco viola, che i ragazzi di Pioli, guidati dal gladiatore Veretout, difesa dall'elastico Lafont e magari finalmente finalizzatori con Simeone e Chiesa possano ribaltare con il cuore ciò che la ragione impedirebbe.

Tanti sono stati i Fiorentina-Juve, nel podio di chi vi scrive ci sono questi tre incontri.

Fiorentina-Juve 4-2, ricordo troppo fresco e bello per tutti da non poterlo ricordare. Magari se la voglia e la tecnica di Pepito Rossi s'impossessasse per una notte del Cholito Simeone e potesse ripetere in parte le gesta del ragazzo dalle ginocchia fragili. Per lo stesso Simeone non sarebbe ncessario andare tanto in là, lui stesso segnò una doppietta a Buffon due anni fa, il 27 novembre 2016, in Genoa-Juventus 3-1.

Un altro è Fiorentina-Juventus 1-0, quello della schitarrata di Batigol. Era dicembre anche allora, il 13 del 1998. La Viola del Trap volava in classifica, avrebbe terminato in testa il girone d'andata. ll cross dalla sinistra di Lulù Oliveira, Bati che scappa alle spalle di Tudor e di testa la mette alle spalle di Peruzzi è l'emblema del potere viola in quel momento.

Al terzo posto personale c'è Fiorentina-Juventus 3-0. Sempre anno domini 1998, ma febbraio. Alla guida dei viola c'è Alberto Malesani, Firicano, Oliveira e Robbiati giustiziano i bianconeri al termine di una partita strepitosa. Il record personale è bello nitido anche perché vidi la partita all'interno di uno Juventus Club...

Fuori dal podio, un ricordo particolarmente caro è quello per la sfida del 27 novembre 1983 Fiorentina-Juve 3-3, altalena di emozioni di due squadre che in quel momento erano alla pari in quasi tutto, non nel potere politico, e Antognoni con un volo d'angelo segnò uno dei suoi rarissimi gol di testa.


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