Una Fiorentina rabbiosa trova un pari spettacolare!
- Daniele Nordio
- 20 gen 2019
- Tempo di lettura: 3 min

Una Fiorentina dal cuore grande riacciuffa a pochi secondi dalla fine un pari che a un certo punto sembrava insperato, dopo che la vittoria sembrava veramente a portata di mano. Capitan Pezzella segna un gol che tiene a galla la Viola e può levare al cielo la bellissima fascia eredità di Capitan Astori.
La Fiorentina inizia bene, gioca in velocità, Chiesa è una spina sul fianco della difesa doriana, offre palloni che Simeone non ha la prontezza di concretizzare. Il gol arriva al 30' da una bella azione personale di Muriel: dribbling e tocco di fino. Pochi minuti ed Edimilson trova una seconda ammonizione, ingenua, e lascia la Viola in dieci. Grande rabbia dalla tifoseria alla società: pochi minuti prima, Ramirez, già ammonito, compie un fallo analogo ma Di Bello, soprassiede. La beffa arriva doppia quando l'uruguagio allo scoccare del 45' trova il pari con una punizione spettacolare, incrocio interno e gol. La ripresa, vede Dabo al posto di Simeone, per dare sostanza ai 10 gigliati, la Samp attacca ma non crea alcuna occasione. Al 70' Muriel si traveste da marziano o da Ronaldo, versione Fenomeno nerazzurro, parte dalla trequarti viola e con velocità, dribbling e tecnica va in gol. Poi i centrali viola, fino ad allora, al solito sempre attenti, comettono due ingenuità: prima Hugo con la mano concede un rigore alla Samp, poi Pezzella e Milenkovic concedono il vantaggio doriano a tre minuti dalla fine. Chi ha segnato per i doriani? Il solito Quagliarella, con la solita esultanza che va a provocare la Fiesole...Il ragazzo napoletano è arrivato a 10 partite consecutive sempre in rete, solo ad una dal record del 1994 di Batistuta. Quando tutto sembrava perduto, Pezzella, quasi al 94', trova il pari da azione di punizione indiretta.
Un punto che muove lentamente la classifica, ma è d'oro per il morale dei ragazzi di Pioli, che dovranno necessariamente togliere le poche ingenuità per arrivare ai 3 punti.
LAFONT, voto 6. Gioca di precisione con i piedi, deve fare poco sui tiri della Samp che non ci sono. Sui gol non può fare assolutamente nulla.
MILENKOVIC, voto 5. Come a Torino si fa ammonire troppo presto, nel secondo tempo rischia. Ha sulla coscienza il fatto di non riuscire a fermare Quagliarella nel terzo gol Samp.
PEZZELLA, voto 6,5. L'ampia sufficienza è per il pari di cuore e il poter levare al cielo la fascia di Astori; avrebbe avuto sulla coscienza il liscio sul 3-2 doriano.

VITOR HUGO, voto 5. L'ingenuità con cui regala il rigore alla Samp è sanguinosa, qualche altra difficoltà qua e là durante la gara. Dal 40'st MIRALLAS – S.v.
BIRAGHI, voto 5,5. Si vede poco, in avanti non è preciso sui cross. Ammonito, salterà il Chievo.
GERSON, voto 5. Si vede poco, inizia propositivo, ma man mano si eclissa. Delude ancora, non incide.
EDIMILSON, voto 4. L'espulsione ingenua a dieci minuti dalla fine del primo tempo, condanna la Viola che stava giocando bene ad un'altra partita, da propositiva a difensiva. Meno male che arriva comunque un pari.
VERETOUT, voto 6,5. La mediana rimasta in minoranza ha avuto bisogno di ulteriore adrenalina francese. La palla che innesca il 3-3 è geniale.
CHIESA, voto 6,5. Il solito funambolo palla al piede, crea occasioni che Simeone non realizza e fa ammonire. Non arriva al tiro, ma dà sostanza.
SIMEONE, voto 5,5. Nel primo tempo Chiesa gli offre un paio d'assist che il Cholito non trova il modo di concretizzare, poi per la causa viola siede in panchina da inizio ripresa. Dal 1'st DABO, voto 6,5. Il francese, che pare in partenza, gioca bene e dà fisicità alla mediana.
MURIEL, voto 8. Per 75 minuti si è rivisto il Fenomeno Ronaldo, quello interista, scatti, dribbling, velocità, tocchi di classe. Poi stremato, esce, e la Viola viene ribaltata da Quagliarella, prima del pari finale. Dal 31'st LAURINI – S.v.
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