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Tentato furto al Franchi, poi il Capitano ci mette una Pezz... ella

  • Marco Innocenti
  • 21 gen 2019
  • Tempo di lettura: 4 min

Il calcio è meraviglioso perché tutti hanno un'opinione, una ricetta magica, un'idea geniale che in un batter d'occhio risolverebbe tutti i problemi della propria squadra del cuore. Problemi - badate bene - sui quali lavorano giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, fior di professionisti: allenatori, preparatori atletici, dirigenti e chi più ne ha più ne metta. Spesso poi, chi disserta di cambi sbagliati, di giocatori da esiliare nella Legione Straniera o di diesse da spedire al confino, ovviamente non ha alcun titolo per farlo, se non un posto prenotato al bancone di qualche Bar Sport di paese o, al massimo, qualche panchina in una squadra di amatori o (quando va di lusso) in Terza Categoria.

Ieri, a mio modestissimo avviso, la Fiorentina ha disputato la miglior partita di questa stagione che, almeno fin qui, non definirei certo esaltante. O almeno, la miglior partita da un bel pezzo a questa parte. Una squadra che in certe partite non riusciva nemmeno a tirare in porta una sola volta, ieri solo nella prima mezz'ora ha messo alle corde una Sampdoria sicuramente sorpresa, probabilmente supponente, certamente impreparata. L'uno a zero (Muriel santo subito!) è stato soltanto un piccolo risarcimento da parte di una buona stella che ieri proprio non aveva il viola fra i suoi colori preferiti.

E poi... poi arriva la prima follia di una domenica incredibile, con quel fallo inutile di un Edimilson Fernandes immerso in un'assurda trance agonistica, su un avversario che non costituisce certo un pericolo, su una palla che stazione sulla trequarti difensiva dei blucerchiati, a 60/70 metri dalla porta di Lafont. La Fiorentina non si scompone, rischia qualcosa certo, ma non traballa come sarebbe invece accaduto in altre circostanze. SI riassesta e ricomincia da dove aveva interrotto.

CI pensa allora l'arbitri Di Bello che... di bello ieri aveva ben poco! Fallo praticamente inesistente visto al limite dell'area viola e la Sampdoria si ritrova sull'1-1 senza aver meritato un bel nulla. "Ma questo è il calcio" dirà qualcuno, "Non sempre chi gioca meglio vince le partite". Vero, rispondiamo noi, ma nella stragrande maggioranza dei casi chi non le gioca proprio difficilmente può pensare di farlo! Senza contare che proprio Gaston Ramirez viene graziato dallo stesso arbitro, che non estrae il secondo giallo e lo lascia in campo. Tanto che Giampaolo, nell'intervallo, lo lascia sotto la doccia per evitare guai.

Già, l'intervallo. In quei 15 minuti tutti abbiamo pensato, magari vergognandoci anche un po', che anche questa domenica si sarebbe potuta trasformare in una mezza tragedia greca, con la Fiorentina a difendere Fort Apache e la Samp a fare il Barcellona per tutta la ripresa. E invece... invece accade l'esatto contrario. In 10 contro 11 sono i viola a dettar legge, a creare occasioni, a mettere ancora alle corde gli avversari. Manca però il gancio destro del ko che un Muriel semplicemente sontuoso prova a piazzare con quella cavalcata che lascia col fiato sospeso tutto il "Franchi", per poi farlo esplodere di gioia. Nuovo vantaggio, con un uomo in meno in campo ma la sensazione è che, anche così, la Fiorentina sia decisamente a credito con la buona sorte.

Giampaolo allora manda in campo tutto ciò che, in panchina, somigli vagamente a un attaccante. Pare che a un certo punto abbia chiesto di scaldarsi anche ad una pettorina che era appoggiata lì accanto a lui. Lei però non gli ha risposto e nel dopo-partita è scoppiato un caso negli spogliatoi... Scherzi a parte, la Samp ha in campo Quagliarella, Saponara, Defrel e Gabbiadini, tutti insieme, e mister Pioli manda in campo Laurini al posto di Muriel, scatenando l'ira di tanti allenatori che il loro patentino Uefa Pro l'hanno conseguito probabilmente sui Social o magari accumulando i Punti Fragola alle casse dell'Esselunga. Ma, esattamente, in 10 contro 11 da quasi un'ora, avanti per 2-1 a 15' dalla fine della partita, con un Muriel che per sua stessa ammissione non ha ancora i 90' nelle gambe, fateci capire: cosa avrebbe dovuto fare Pioli se non provare a coprire la squadra, inserendo un difensore?

E qui arriviamo alla seconda (o era la terza? Vabbé, fa lo stesso...) follia della giornata: palla in area viola e Vitor Hugo pensa bene di iniziare oggi la propria carriera nel beach volley, cercando un improbabile bagher che manda dal dischetto un Quagliarella fino a quel momento quasi invisibile. Il 2-2, per quello che hanno fatto le due squadre, sarebbe già di per sé un furto ma poi ci si mettono anche Pezzella e Milenkovic: liscio su un anticipo del capitano e dormita del difensore serbo. Quagliarella li manda al bar e insacca un 3-2 che puzza di beffa lontano un chilometro.

Mancano solo 5' alla fine, 5' ad un'altra serata di discussioni, di contestazione, di fiele e allora, da Capitano Vero quale lui è, Pezzella decide bene di rimediare subito allo svarione commesso, spingendo in rete il pallone che, almeno, regala un punticino in una domenica nella quale la Fiorentina ne avrebbe meritati 4, non solo 3.


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