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Fiorentina-Roma: i numeri di una sfida mai banale. Nel ricordo di Egisto Pandolfini e Davide Astori

  • Marco Innocenti
  • 30 gen 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Quella fra Fiorentina e Roma non è mai una sfida banale. Gol e spettacolo accompagnano spesso le partite fra i viola e i giallorossi, così come i risvolti e gli intrecci dettati dal mercato. Ma partiamo dai numeri.

Quella di oggi al Franchi sarà la 185ª sfida complessiva tra le due squadre, con una leggera supremazia romanista (62 vittorie contro le 57 della Fiorentina). Un sostanziale equilibrio confermato anche dal dato relativo ai pareggi, che in totale sono stati 65. Un'equa distribuzione dei risultati, insomma.

Il discorso cambia però se ci si limita alle sole partite giocate in casa viola: in 89 partite totali a Firenze, la Roma ha strappato il bottino pieno solo 17 volte, contro le 37 volte in cui è uscita dal campo sconfitta. Sono stati 18 invece i confronti finora in Coppa Italia con 7 vittorie dei giallorossi e 6 dei gigliati. Anche qui, quindi, un sostanziale equilibrio.

Alcune sfide, poi, sono rimaste nella memoria di tutti. Come dimenticare, ad esempio, la strepitosa vittoria viola nell'Europa League 2014/15? Era la Fiorentina di Montella contro la Roma di Garcia, era il ritorno dei quarti di finale dopo l'1-1 dell'andata al "Franchi" e, alla fine, fu un'apoteosi viola con il 3-0 finale firmato da Gonzalo Rodriguez su rigore, da Marcos Alonso e da Basanta. Il tutto, tanto per gradire, in poco più di 20' di partita. Per la cronaca, quella sera scese in campo anche Davide Astori, ancora con indosso la maglia giallorossa, anche se solo per uno scampolo di partita.

O come dimenticare poi quel Roma-Fiorentina del 26 novembre del 2000, con la prima di Gabriel Omar Batistuta da avversario? E quel suo gol a una manciata di minuti dalla fine, alla sua maniera, con una sassata che coniuga in un solo lampo potenza e precisione? Ma soprattutto, come dimenticare le lacrime del Campione, del Capitano, dell'Uomo?

Fiorentina-Roma di stasera, infine, non sarà una gara come le altre anche per un'altra figura che lega le due squadre e che ci ha lasciati proprio alla vigilia della sfida fra le due squadre che più hanno segnato la sua carriera. Stiamo parlando naturalmente di Egisto Pandolfini (nella foto in alto, insieme a Beppe Chiappella). Cresciuto nelle giovanili viola, ha vestito la maglia della prima squadra gigliata dal '44 al '46 per poi farvi ritorno, pagato a peso d'oro per i tempi, nel 1948. Dopo 4 anni con la Fiorentina, il trasferimento a Roma, sponda giallorossa. Anche in riva al Tevere, come già fatto prima anche in riva all'Arno, Pandolfini lascia il segno, con la sua classe e i suoi gol, e si guadagna di diritto un posto fra i grandi della storia sia viola che romanista. Per questo motivo, la Fiorentina ha chiesto di poter scendere in campo stasera con il lutto al braccio.


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