Pandolfini, l'uomo che costruì la storia della Fiorentina: domani i funerali a Lastra a Signa
- Marco Innocenti
- 30 gen 2019
- Tempo di lettura: 2 min

"Il ragazzo gioca bene" non è solo uno dei tanti cori che la Fiesole, per anni, ha cantato per salutare le prodezze di Giancarlo Antognoni. Leggenda vuole che siano state proprio le parole (poche, com'era sua usanza del resto...) pronunciare da Nils Liedholm, allora tecnico della Fiorentina, dopo aver visto giocare un giovanissimo Giancarlo Antognoni. A voler esser precisi, il Barone potrebbe anche aver detto semmai "Il ragazzo joga bene" ma poco cambia...
A sentirgli pronunciare quella fatidica frase fu però sicuramente Egisto Pandolfini, il vero e proprio scopritore di Antognoni e la persona che più di tutte ha avuto il merito di portare alla Fiorentina quello che sarebbe, di lì a poco, divenuto la grande bandiera della sua storia.
Giancarlo, appena 18enne, giocava nella formazione dell'Asti Ma.Co.Bi. ed aveva già iniziato ad attirare su di sé le attenzioni di alcune squadre, prima fra tutte il Torino, col quale Antognoni aveva anche disputato un'amichevole. La Fiorentina del presidente Ugolini, però, proprio grazie alla soffiata di Pandolfini, gioca d'anticipo. E qui la storia ufficiale si tinge inevitabilmente di leggenda: si racconta infatti di un viaggio in macchina da Firenze, viaggio immaginiamo reso ancor più lungo dalla differente visione fra i due sul tema sigarette: Pandolfini accanito fumatore, Liedholm nemico giurato delle "bionde".
Comunque sia stato il viaggio, furono ore spese non bene ma benissimo. Antognoni impressiona subito Liedholm, al punto che il Barone chiede immediatamente al suo presidente di metter mano al portafogli per assicurarsi quel giovane talento prima che qualche altra squadra riesca a soffiarglielo di sotto il naso. Sono 435 i milioni di lire che il presidente Ugolini deve sborsare, una cifra davvero consistente per l'epoca, soprattutto per un ragazzo di appena 18 anni.
Ma quella di Antognoni fu solo una delle tante, geniali intuizioni del Pandolfini talent scuot. La sua gestione assicurò al settore giovanile della Fiorentina fior fior di talenti che rispondono al nome di Superchi, Ferrante, Merlo... Innegabile che Pandolfini avesse l'occhio lungo per i giocatori di classe. Fu sempre lui a consigliare alla Fiorentina l'acquisto di un altro grande Giancarlo della storia viola: "Picchio" De Sisti. Ed è sempre al suo palato calcistico sopraffino che dobbiamo l'arrivo in viola di campioni del calibro di Giovanni Galli, Stefano Carobbi o Antonio Di Gennaro.
Era del 1926, proprio come la sua amata Fiorentina e si è spento ieri, all'età di 92 anni. Domani, giovedì 31 gennaio, alle ore 11 si svolgeranno i funerali presso la chiesa di San Martino a Gangalandi, nella sua Lastra a Signa.
Dalla redazione di FiorentinaSportNews e da tutti i tifosi viola, un augurio di buon viaggio a te, Egisto, e un grande abbraccio a chi ha avuto la fortuna di conoscerti, a tutti gli amici e ai familiari.
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