Pioli: «Non pensiamo alla gara dello scorso anno. Hugo e Laurini in forse»
- Marco Innocenti
- 8 feb 2019
- Tempo di lettura: 6 min

La partita contro il Napoli è ormai dietro l'angolo e Stefano Pioli, oggi in conferenza stampa, non ha fatto misteri dei dubbi di formazione che ancora lo attanagliano, così come delle difficoltà dovute alle qualità dell'avversario di turno.
DOMANDA: Quale può essere l'arma della Fiorentina contro un avversario di questo spessore?
PIOLI: «La nostra arma in più deve essere quella di mettere in campo le nostre caratteristiche e qualità e di giocare da Fiorentina. Ad un livello molto alto perché l'avversario ha grandi mezzi tecnici, presenza nel campo e qualità offensive. Ma anche noi abbiamo le nostre qualità, il nostro modo di stare in campo, di vivere la partita, di affrontare la partita e quindi dobbiamo confidare nelle nostre qualità».
D: Rispetto al 3-0 dell'anno scorso, pensa sia un Napoli diverso? Ancelotti ha dato certo un'impronta ma, secondo lei, sarà un Napoli diverso quello che arriverà domani al Franchi? L'avete rivista quella partita?
P: «Sicuramente non abbiamo rivisto la gara dell'anno scorso perché già ogni partita fa storia a sé, figuriamoci una partita dopo 4 o 5 mesi... poi - come hai detto - ancor di più con un allenatore diverso, che ha portato concetti nuovi. E' un Napoli imprevedibile, non sai mai come costruiranno l'azione perché Ancelotti varia molto. E' un bene che un allenatore come lui sia tornato nel campionato italiano, perché è speciale ed è una persona speciale quindi è chiaro che avremo di fronte un Napoli molto diverso da quello dello scorso anno. Quella fu una partita particolare nella quale a noi riuscì tutto e a loro riuscì veramente poco».
D: Quanto è importante riuscire a trovare una vittoria per fare punti che, almeno sulla carta, non sono preventivati?
P: «Sono d'accordo. Se vogliamo far meglio dell'andata e dell'ano scorso, bisogna avvicinarsi ai
60 punti. Ne mancano ancora 29, le partite sono di meno e ogni occasione deve essere quella giusta. Vincere contro una grande squadra al Franchi prima o poi dovremo farlo se abbiamo quest'ambizione. Domani troveremo grandi difficoltà ma anche una grande possibilità».
D: E' un gara spartiacque, visti anche gli impegni delle avversarie dirette che sembrano più semplici?
P: «A voi questi termini piacciono molto ma siamo ancora molto distanti da partite da dentro o fuori, se non quelle di semifinale di Coppa Italia, dove in 180' decidere tutto il nostro destino. Leggevo in settimana che rispetto all'anno scorso abbiamo 3 punti in meno in class e allora eravamo con 7 punti di distacco dalla Samp, eppure noi alla fine siamo arrivati davanti. C'è ancora lo spazio però è chiaro che se vogliamo avvicinare i 60 punti, dobbiamo cominciare a farlo. Sulla carta noi abbiamo una gara molto difficile ma il campionato sta dimostrando che partite facili non ce ne sono per nessuno ma noi dobbiamo concentrarci sulle nostre forze, le nostre qualità e dare il massimo anche domani per vincere».
D: Vitor Hugo sarà convocato? E che può dirci dei due giovani Ferrarini e Antzoulas?
P: «Hugo e Laurini hanno avuto qualche problema fisico questa settimana e domattina in rifinitura vedrò se saranno a disposizione. Hugo in particolare non si è mai allenato con la squadra quindi domattina valuteremo le sue condizioni. I due giovani si sono allenati con noi e aspetto domani per vedere come staranno i nostri due difensori».
D: La partita di domani può essere più importante, come stimoli, per la Fiorentina rispetto che per il Napoli, che sembra ormai posizionato in classifica in maniera abbastanza chiara? P: «Noi abbiamo preparato la gara nel miglior modo possibile e credo che avranno fatto così anche i nostri avversari. Non credo che arriveranno qui con leggerezza o con superficialità. Stiamo parlando di un grande allenatore e di una grande squadra, che vorrà cercare di impostare il proprio gioco e di prenderci i tre punti. Ma noi sappiamo l'importanza e le difficoltà e sappiamo anche come affrontarle».
D: Sono ore drammatiche per la vicenda di Sala: nessuno meglio di voi sa cosa voglia dire questo momento. Vuole mandare un messaggio ai familiari e ai compagni di squadra?
P: «Chiaramente, sappiamo cosa significa e come sia difficile affrontare queste situazioni. In più, Jordan Veretout ha giocato insieme a lui e questa situazione lo ha molto colpito e, di riscontro, ha colpito molto tutti noi. Tante condoglianze, un grande abbraccio e un saluto ai suoi familiari e agli amici e che le persone che possono star loro vicine, lo facciano perché è un momento in cui servirà grande forza»
D: Il pareggio di Udine ha portato contraccolpi psicologici dopo aver toccato il "paradiso" contro la Roma?
P: No, noi volevano vincere e non averlo fatto ci ha delusi nell'immediato post partita poi dopo la settimana è ripresa con il solito atteggiamento di attenzione, di determinazione e di preparazione della partita. Volevamo le tre vittorie in una settimana, volevamo la settimana perfetta ma non c'è riuscito nessuno, significa che le difficoltà c'erano e noi adesso pensiamo solo a gara di domani e a fare bene».
D: Rasmussen: le va di dirci che giocatore è?
P: «Non voglio parlarne ora. Siamo troppo attaccati al nostro momento, a questa stagione, poi dopo quello che sarà il futuro lo affronteremo e parlerò del ragazzo quando avrò la possibilità di allenarlo».
D: Le fa paura la voglia di rivalsa del Napoli dopo il 3-0 dell'anno scorso?
P: «Io credo che il Napoli sarà motivatissimo, vorrà vincere e far bene. Temo la qualità del Napoli, espressa nel gioco, per come variano le posizioni, per come sono bravi a variare le posizioni, per la qualità dei suoi giocatori offensivi, hanno tante possibilità a disposizione».
D: Che idea si è fatto della vicenda Hamsik? Contento non ci sia domani?
P: «Difficile da lontano dare giudizi ma sono situazioni che lasciano sempre un po' spiazzati: un giorno sembra tutto fatto, un altro no. Hamsick è un ottimo giocatore, che ha dato tanto al Napoli ma per sfortuna nostra il Napoli ha anche tanti altri ottimi giocatori. Mi riferisco a Ruiz che è forse uno dei migliori arrivati quest'anno in Italia o a Diawara... Non credo che sul Napoli potrà pesare l'assenza di Hamsik».
D: Il prossimo gol che segnerete sarà il suo 100esimo sulla panchina viola: da chi si aspetta questo regalo?
P: «L'importante è che sia un gol vincente. Di chi? Non mi interessa proprio...».
D: Federico Chiesa: è ritornato dalla stage con la Nazionale. L'ha trovato più motivato?
P: «Trovarlo più determinato di quello che sta già facendo è difficile. Sta vivendo un momento di grande maturità, è molto dentro le nostre situazioni con la testa e sta facendo tutto il possibile per rendere al meglio e mettere le sue qualità a disposizione della squadra».
D: Pjaca, invece, come sta? Come lo vede?
P: «Pjaca sta bene fisicamente, i problemini avuti a inizio anno non gli avevano permesso di essere brillante ma ora sta bene. Da lui ci si aspetta tanto e anche lui lo sa benissimo. Domenica non ha inciso per quello che poteva quindi ci si aspetta di più».
D: Lo scorso anno fu la partita di Simeone: è il tipo di giocatore che può dar noia alla difesa del Napoli? Nelle ultime due partite è entrato molto bene quindi anche contro una squadra forte come Napoli pensa che il tridente pesante ci possa stare?
P: «Ci può stare. Credo che farò le mie valutazioni domattina, per capire come siamo messi in difesa. Giovanni è entrato bene, ha le caratteristiche per mettere in difficoltà qualsiasi avversario ma domani sarà un'altra partita, con altre motivazioni. L'importante è che sia motivato».
D: La preoccupa questa emergenza difensiva?
P: «Un po' sì. Di Milenkovic sapevo della sua squalifica. Hugo e Laurini ovviamente non lo sapevo. Hugo spero almeno di portarlo in panchina se nei test di domattina avremo riscontri positivi. Anche su Laurini decideremo domattina».
D: Si aspetta che la Lega accetti la richiesta di spostare la partita del 4 marzo contro l'Atalanta?
P: «Sarebbe la cosa giusta anche perché in quella settimana lì c'è anche un altro aspetto importante. L'andata della semifinale per adesso è fissata di mercoledì e mi aspetto che ci sia equità di trattamento fra Fiorentina e Atalanta. Noi giocheremo in posticipo domenica sera contro l'Inter mentre l'Atalanta giocherà sabato alle 15 col Torino. Credo che non sia giusto perché non è una settimana in cui uno può giocare un giorno prima o un giorno dopo. E' una situazione in cui hai solo tre giorni. Avere 36 ore di recupero in più credo sia importante, come credo sia importante che due squadre che si sfidano per una semifinale di una coppa nazionale giochino lo stesso giorno».
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