Dall'altra parte. L'opinione di... Fabio Constantino, direttore di FcInterNews.it

Domenica sera alle 20.30 nel posticipo della venticinquesima giornata, la Fiorentina al Franchi affronta l'Inter di Spalletti. Per la nostra rubrica "Dall'altra parte. Una voce dei prossimi avversari" abbiamo intervistato Fabio Costantino, direttore responsabile di "FcInterNews.it", che ringraziamo per la gentile disponibilità.

Una riflessione sul momento attuale dell'Inter, sulla situazione Icardi?

«Le ultime tre partite tra campionato e coppa hanno restituito fiducia alla squadra nel pieno di polemiche interne ed esterne. Alla fine i risultati sono la migliore medicina, non a caso è la loro assenza che ha danneggiato la classifica in questo inizio 2019. Sulla qualità del gioco c'è ancora da crescere, non a caso si fa tanta fatica a segnare anche se contro la Sampdoria le opportunità sono state create.»

C'è il rischio che questa situazione metta a repentaglio il terzo posto in classifica, visto che ora il Milan corre?

«Il terzo posto non è al sicuro, troppe le variabili ancora in gioco. Intanto, l'obiettivo resta sempre concludere entro le prime 4, per questa ragione la vittoria di lunedì della Roma ha un certo peso nella corsa agli ultimi due posti Champions. Ma ancora la stagione è lunga, il Milan è in salute e la Lazio, pur lontana, ha ancora chance di rientrare in caso di passi falsi davanti. Sarà una bella corsa a tappe da qui a fine stagione.»

I più e i meno dell'Inter in questo momento?

«Partiamo dai meno: le difficoltà a segnare sul campo, il caso Icardi e il fatto di aver rimesso tutto in discussione nel raggiungimento dell'obiettivo. I più sono la crescita di Nainggolan e Perisic, le buone risposte da Lautaro, la solidità difensiva e il fatto di aver reagito bene a quanto accaduto nello spogliatoio e fuori.»

Un'opinione su Chiesa, sulle polemiche di SPAL-Fiorentina di domenica?

«Chiesa resta un potenziale campione, anche se la valutazione che ne fa la Fiorentina è fuori misura per il suo livello attuale. Ha ritrovato confidenza con il gol, uno dei suoi limiti principali, e sta crescendo visibilmente. A Ferrara, per quanto grottesco, è stato rispettato il regolamento. L'arbitro non poteva interrompere il gioco per visionare il Var fino a quando l'azione non fosse finita e, per sua sfortuna, la stessa si è conclusa con il gol della Spal. Altrimenti sarebbe stato un caso normale di Var. Dura Lex Sed Lex, in questo caso. Ricordo che in Germania qualche tempo fa furono richiamate dagli spogliatoi le due squadre nel pieno dell'intervallo per far battere un rigore scovato dopo la verifica tecnologica. E credo che ancora non abbiamo visto nulla.»

Quale Fiorentina si aspetta, visto che poi avrà l'andata della semifinale con l'Atalanta?

«La Fiorentina vista a Ferrara è in salute. Ancora concede qualcosa in difesa, ma ha la forza mentale di raddrizzare le partite e giocarsela fino allo scadere. Muriel ha dato un'iniezione di freschezza e qualità davanti e credo che Pioli penserà prima all'Inter che alla Coppa Italia.»