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Verso il Bologna, la prima di Montella

  • Daniele Nordio
  • 12 apr 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Per il ritorno sulla panchina viola Montella aveva messo in preventivo un inizio non facile, e infatti aveva chiesto in un momento così traumatico, il cambio di panchina con Pioli, il sostegno della tifoseria, perché con Firenze, la squadra, la società è più forte. Una richiesta, ma non per colpa sua, caduta nel vuoto. La sera stessa della sua presentazione, mercoledì scorso, l'Associazine Tifosi Fiorentini ha diramato un comunicato in cui si chiedeva a tutti i tifosi viola di acquistare i biglietti, ma di rimanere fuori dagli spalti per i primi 45 minuti per poi entrare nel secondo tempo per sostenere i ragazzi e il nuovo mister. Una prima, forte, forma di protesta contro la gestione della società. Non solo...già oggi infatti, in tutta Firenze, nei luoghi più strategici sono stati affissi delgi striscioni inequivocabili: "Della Valle vattene", firmato Firenze.

Da capire, poi, effettivamente quanti in reltà del mondo viola sono d'accordo, se questa è la minoranza o la maggioranza, certo qualcosa deve cambiare nella gestione societaria se si vuo dare a Montella la possibilità di ricreare i bei momenti vissuti nel triennio 2012-2015.

Domenica alle 15 arriva il Bologna dell'ex mai amato Mihajlovic, in quel derby dell'Appennino che nel corso degli anni ha perso sempre di più quella valenza di risultati e passione.

La Fiorentina in una posizione di classifica ibrida, è chiamata a racimolare qualche punto per evitare qualsiasi problematica e preparare più efficacemente la sfida del 25 aprile con la Dea.

Montella nella sua prima conferenza ha giustamente detto che il tempo è poco, e difficilmente vedremo cambi radicali di modulo e giocatori in quest'ultima tranche di campionato.

Sarà più probabile per l'aereoplanino iniziare la propria avventura con il 4-3-3 impostato da Pioli, anche se l'idea di verticalità e contropiede che erano focali con l'allenatore dimissionario, ma l si conciliano con il gioco tecnico, ragionato di mister Montella. Chiesa sarà l'ago della bilancia sul modulo da adottare: potrebbe essere proposto il 3-5-2 che tanto bel gioco produsse a Firenze la prima guida dell'allenatore nepoletano. In questo caso Federico, che in questo inizio 2019 si è scoperto goleador, sarebbe chiamato a tornare un po' alle origini, venendo chiamato a percorrere tutta la fascia destra. Altro nodo focale è il regista, Montella di solito si serve di un mediano tecnico: potrebbe essere provato Gerson davanti alla difesa.

Ipotizzando il 4-3-3 per la prima di Montella al Franchi, davanti a Lafont si disporanno Laurini, Pezzella, Milenkovic, Biraghi. Nei tre di centrocampo Gerson potrebbe avere ai lati Benassi e Veretout. Tridente offensivo con Chiesa, Muriel e Simeone. Nel 3-5-2, favorito Hugo nei tre dietro al posto di Laurini; Chiesa e Biraghi larghi sulle fasce, con Muriel e Simeone riferimenti centrali.

Fiorentina (4-3-3): Lafont; Laurini, Milenkovic, Ger. Pezzella, Biraghi; Benassi, Gerson, Veretout; Chiesa, Simeone, Muriel.

Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Lyanco, Dijks; Dzemaili, Pulgar; Orsolini, Soriano, N. Sansone; Palacio.

La Fiorentina è imbattuta dal 2013 contro il Bologna: da allora per i viola sette successi e due pareggi in nove sfide di Serie A.

La Fiorentina ha vinto tutte le ultime sei partite casalinghe di Serie A contro il Bologna, con un solo gol subito, nell’ultima di queste sfide: solo nel 1962 i viola hanno raggiunto quota sette successi interni consecutivi contro i rossoblu.

In questo campionato nessuna squadra ha perso più punti da situazione di vantaggio rispetto alla Fiorentina: 21 punti persi per i viola, nove volte recuperati sul pari e una volta sconfitti.

Dopo aver segnato in tre partite di campionato consecutive, Luis Muriel è rimasto a secco nelle quattro più recenti: tuttavia l’attaccante della Fiorentina ha realizzato due reti e fornito due assist nelle ultime cinque sfide con il Bologna in Serie A.

Il rigorista del Bologna Erick Pulgar è l’unico giocatore dei top-5 campionati europei capace di segnare cinque gol con soli cinque tiri nello specchio (tutti rigori).


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