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Pradè: «Esser qui una promessa ad Astori. Il vero mercato ad Agosto»

  • Daniele Nordio
  • 4 lug 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Nella giornata odierna è tornato a presentarsi, dopo la prima esperienza, in sala stampa il nuovo direttore sportivo Daniele Pradè. Tante domande poste al direttore, che non ha voluto sbilanciarsi molto sul mercato, predicando pazienza e che gli obiettivi veri saranno concretizzati solo ad agosto: prima c'è da sfoltire molto.

Prima di rispondere alle domande Pradè ha preso la parola:

«Inizio con un grazie, che tante volte non ha significati importanti. Il mio è con il cuore. Grazie a Joe Barone, seduto a fianco, al Presidente Commisso che mi ha trasmesso il suo entusiasmo. Lui va più veloce di me, ora che ha 70 anni ed io ne ho 52. Voglio iniziare un percorso lungo, con lui, Joe, Giancarlo e Montella. Grazie da parte della mia famiglia a questa città. In un giorno è successo tutto il cambiamento. La mia famiglia è la più contenta di tutti di tornare a vivere in una delle città più belle del mondo. Con Diego e Andrea ho avuto un ottimo rapporto, di amicizia con Andrea. Il giorno dopo la scomparsa di mio padre, Andrea era a casa mia, non lo posso dimenticare. Mi hanno fatto l’in bocca al lupo e mi hanno detto che hanno scelto le persone giuste per Firenze, vendendo la Fiorentina a Commisso. Dico un’altra cosa. Le promesse le mantengo. Quando sono andato via dalla Fiorentina non me l’aspettavo, in quel giugno, il giorno prima ero in Spagna per prendere un giocatore ed il giorno dopo non ero più direttore sportivo. Uscì un comunicato, mi chiamò tutta la squadra. Il primo fu Davide Astori, che mi ringraziò per averlo portato a Firenze, il suo fu un grazie grandissimo. Io gli promisi una cosa e gli dissi: “Davide, un giorno torneremo insieme”. E quel giorno è arrivato oggi»

Questi invece i vari temi toccati:

Sul Fair-play finanziario.

« La proprietà ha subito fissato un incontro con la UEFA per chiarire la situazione. Ma è tanto complessa che ci vorrebbe un giorno intero per definire tutto. Detto questo, un piano già ce l'ho. Ho un tetto salariale più alto rispetto alle altre volte ma siamo in una situazione di difficoltà, visto che abbiamo 75 calciatori sotto contratto, di cui circa 60 non funzionali al nostro progetto. Bisogna assolutamente snellire. Ma non mi sono state chieste plusvalenze».

Sugli obiettivi.

« La frase “Keep Calm” la trovo molto corretta. Le cose le dobbiamo fare con pazienza. La chiedo alla proprietà, che vorrebbe subito vedere cose fatte, e poi a voi ed alla tifoseria. Le cose vanno costruite piano piano. Rispetto al 2012 la situazione è diversa, qui ora ci sono da smaltire diversi ingaggi non semplici. Oggi non posso garantire un risultato sportivo immediato, ci vuole tempo. Guardiamo all’Atalanta, che è arrivata in Champions League lavorando nel tempo. Costruiamo le cose con calma ed intelligenza: il tempo ci sarà amico».

Su come costruire la squadra.

« Partiamo da un modulo di base, che sarà propositivo: sarà un 4-3-3. Non sarà un modulo talebano, il modulo può cambiare in determinate partite. Sicuramente ci sarà un play, ed un difensore centrale che sappia giocare il pallone».

Sul budget del mercato.

« Chiarisco che nessuno mi ha chiesto di lavorare in autofinanziamento. Non mi sono state richieste plusvalenze, vi regalo un titolo. Ieri abbiamo fatto una riunione, ho capito che lavoriamo con persone top. Ci sono state fatte proiezioni dal 2004 al 2018, su come veniva programmato il lavoro. Abbiamo alla fine appurato che 60 calciatori non sono funzionali al progetto. Ieri mi è stato detto che alla società non importa se facciamo minusvalenze. Al signore con la barba che me lo ha detto, ho risposto: “Ti posso baciare in bocca?“».

Su De Paul.

« Mi piace moltissimo ma lui non è raggiungibile per noi come per tante altre squadre. Come detto prima, pensiamo allo snellire la rosa, poi penseremo agli acquisti» .

Su Veretout.

« Ha chiesto di essere ceduto per crescere di livello. Ci sono più squadre che stanno parlando con noi ma nessuna ha ancora fatto un'offerta scritta. Il ragazzo è disponibile, si allena con noi e cercheremo di trovare una soluzione. Non vogliamo contropartite. Solo lui ha chiesto la cessione» .

Su Chiesa.

« o posso soltanto dire che quando tornerà dalle vacanze gli parlerò e gli spiegherò il mio progetto. Ci metteremo seduti e capiremo bene la sua testa e che cosa recepirà. Per ora non ci sono stati contatti, aspettiamo che torni» .

Su Borja Valero.

« La suggestione c’è stata, quanto è fiorentino lui è tanta roba. Solo che prende troppo di stipendio. Biglia e Badelj sono forti, ma hanno costi alti » .


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